L’impermeabilizzazione di un tetto può essere eseguita senza la necessità di rimuovere completamente la copertura, a meno che il tetto stesso non sia gravemente danneggiato o sia necessaria una sostituzione completa per motivi strutturali.
Esistono diverse tecniche e materiali per impermeabilizzare un tetto senza dover rimuovere la copertura; tutto dipende dalle condizioni stesse del tetto, a partire dal tipo di materiale con cui è costituito.
Partendo dal tipo di struttura del tetto, infatti, il team di Coperedil SRLS può offrire diverse soluzioni che permettono di restaurare la copertura nelle migliori condizioni possibili, scegliendo tra diversi materiali e tecniche per eseguire il lavoro in maniera efficace.
Vediamo di seguito quali sono i metodi da noi utilizzati per riparare le coperture impermeabilizzanti.
Impermeabilizzare tetto con tegole
Il classico tetto spiovente con tegole rosse è solitamente impermeabilizzato con la guaina bituminosa.
La guaina è un ottimo isolante per via della sua alta resistenza agli sbalzi termici: sia in caso di alte temperature che di freddo gelido, non modifica la sua struttura.
La guaina bituminosa si presenta in manti larghi un metro e lunghi tre metri, che vengono posati sul tetto e fissati con il metodo a fiamma.
Ogni manto è termoriscaldato su tutta la superficie, in modo da aderire perfettamente e garantire la massima copertura.
Nel caso dei tetti con tegole, è quindi necessario rimuovere prima tutte le tegole, fissare bene la copertura con la guaina e riposare le tegole per ricostituire il tetto.
Se la guaina fosse rovinata solo in un punto preciso, visibile o rintracciabile, si può rimuovere solo quella porzione di tegole per procedere alla riparazione.
Impermeabilizzare tetto in legno
Così come per il tetto in tegole, anche il tetto in legno necessita di una protezione dalle infiltrazioni di acqua attraverso un’opera di impermeabilizzazione.
Sul tetto costituito da assi in legno, occorre più che mai il sopralluogo dei nostri tecnici per capire le condizioni di partenza iniziali, quali sono i punti da riparare e quale materiale può essere sostituito o impiegato per aggiustare i punti di rottura, ove possibile senza rimuovere totalmente le assi di legno.
Sugli edifici di nuova costruzione che presentano un tetto spiovente in legno, un’alternativa all’isolamento con la guaina bituminosa è il TPO, materiale sintetico impermeabile.
I manti di TPO costituiscono una copertura unica e continua: vengono infatti disposti uno accanto all’altro e saldati tra di loro attraverso il termoriscaldamento dei bordi.
Una volta che i bordi vengono fusi tra di loro, la copertura diventa una membrana protettiva resistente contro caldo, freddo e raggi solari; il legno può essere quindi posizionato per completare l’opera muraria.
Impermeabilizzare tetto in mattoni
Un tetto piano o poco inclinato in mattoni offre diverse soluzioni per l’isolamento completo.
La rimozione completa dei mattoni è raramente necessaria; spesso si interviene sui punti di lacerazione della guaina esistente, senza necessità di rimuovere i mattoni (i nostri occhi esperti sanno individuare il punto di infiltrazione!), o si applica sui mattoni tutta la copertura in TPO, risolvendo il problema in questo modo.
Sia la guaina bituminosa che il TPO diventano quindi due opzioni disponibili, che scegliamo insieme al cliente in base a diversi fattori:
- budget: la copertura in guaina è attualmente il tipo di impermeabilizzazione più economico sul mercato, sia perché è il più “vecchio” d’età e la maggior parte dei tetti hanno questa copertura, sia per il costo stesso della materia prima. Quando il tetto è rovinato solo in parte e si può intervenire con una riparazione, sistemare la guaina lesionata è, in termini economici, la soluzione più conveniente;
- velocità di esecuzione: l’impermeabilizzazione in TPO richiede meno tempo per il fissaggio in quanto si saldano solo i bordi e non tutta la superficie dei manti. Ciò consente di risparmiare effettivamente tempo sul lavoro finale, a fronte di un costo leggermente più alto;
- resa estetica: mentre la guaina bituminosa ha bisogno di una copertura superiore (mattoni per l’appunto, ma anche legno o tegole, come abbiamo visto), il TPO può essere poggiato sui mattoni e lasciato a vista. I diversi colori in cui è prodotto, dal bianco al verde al rosso, ne fanno una perfetta a copertura per il tetto, peraltro calpestabile. Su richiesta, tuttavia, anche il TPO può essere coperto, ad esempio con erba sintetica.
Impermeabilizzare un tetto affollato
Tutte le condizioni che abbiamo affrontato finora hanno sempre preso in considerazione tetti piani e spioventi con una caratteristica di base: l’assenza di ostacoli fissi sul tetto.
Cosa si intende per ostacoli? Tutte quelle strutture inamovibili che possono essere presenti, come generatori, tubi di scarico, tubi di impianti di riscaldamento o raffreddamento e molto altro.
Questo tetto, per esempio, è quello di un ospedale. Impossibile trovarne uno che non abbia delle installazioni che impediscano di stendere i manti preformati di guaina bituminosa o TPO. Qual è la soluzione, in questo caso?
Per tetti di questo tipo utilizziamo la guaina liquida, uno speciale tipo di guaina impermeabilizzante di consistenza viscosa che, una volta spruzzata e stesa in maniera precisa sulla superficie del tetto, si solidifica e lo rende impermeabile all’acqua.
La guaina liquida è ideale, quindi, per tutti quei tetti che presentano superfici irregolari, affollate, dalle geometrie complesse.
Impermeabilizzazione tetti in Sicilia
Quale strada seguire? Solo dopo un sopralluogo in sede si può stabilire con certezza! Coperedil SRLS offre molteplici soluzioni per impermeabilizzare tetti in Sicilia, per verificare lo stato corrente dell’opera di copertura già esistente e per riparazioni e sostituzioni di guaine.
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